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Gli Angeli di via Rastello

07-04-2025 17:45

Arnaldo Ferraro

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Gli Angeli di via Rastello

Cera una volta invita tutti a scoprire l’arte degli angeli attraverso la stanza Logo - Motoria e un workshop per realizzare angeli tridimensionali di carta.

La Bottega multiculturale dell’arte e dell’artigianato “Cera una volta FVR” di Fabrizia Perco, attività impegnata nel progetto La Via del BorGO nell’ambito del PNRR Bando Borghi, prosegue nelle sue attività laboratoriali volte a valorizzare arte e creatività, rendendo i cittadini dei protagonisti attivi nella rigenerazione urbana di via Rastello e Borgo Castello.

 

La giornata di sabato 26 aprile sarà interamente dedicata agli Angeli e si suddividerà in due appuntamenti: il primo dedicato all’iconografia degli angeli, con un approfondimento storico - artistico a cura di Monica Cosmai Serena Zanolla, e il secondo alla realizzazione di un angelo tridimensionale di carta seguendo lo stile di Alda Rita Bressanutti, ideatrice de L’Oca Bianca ed Altre Storie e autrice di vere e proprie opere d’arte fatte a mano; una vera esperta di angeli che in ventisei anni di laboratorio ne ha costruiti oltre 200 mila.

 

Mattina (dalle 10.00 alle 13.00 presso via Rastello, 64) → Gli Angeli nell’Arte

La giornata a tema partirà, dunque, già la mattina con un approfondimento storico - artistico curato da Monica Cosmai, studiosa di filologia umanistica già protagonista degli appuntamenti Biedermeier, e Serena Zanolla, dottoressa di ricerca in comunicazione multimediale. Loro racconteranno gli angeli in una veste del tutto nuova grazie alla stanza Logo - Motoria, un ambiente interattivo multimodale che consente di esplorare i suoni e le immagini nello spazio.
La loro presentazione, ispirata da uno splendido affresco dimenticato in un sottoportico di una dimora di via Rastello, racconterà un periodo artistico prezioso e particolare: quello relativo all’iconografia degli angeli. 
Attraverso gli stimoli audiovisivi della stanza Logo - Motoria, infatti, i partecipanti si potranno immedesimare nel periodo immediatamente successivo alla conquista dell’America, epoca in cui i primi missionari, tra questi anche i Gesuiti (ordine particolarmente attivo nel territorio isontino presso la Chiesa dedicata a S. Ignazio di Loyola), adottarono la religione e un linguaggio iconografico semplice nel tentativo di trovare un punto di incontro con le popolazioni locali. 
A tal proposito, nei territori conquistati vennero edificate chiese in cui le raffigurazioni degli angeli, rappresentati con ampie ali simili agli uccelli andini, vennero reinterpretate attraverso un collegamento diretto con i fenomeni naturali venerati dagli Indios.
Gli angeli, figure asessuate tradizionalmente rappresentate in tre categorie - Gerarchie, Archibugieri e Musici -, rappresentano rispettivamente simboli di difesa, azione e allegria, unendo elementi della tradizione europea a quelli del contesto andino.

 

Pomeriggio (dalle 15.00 alle 19.00 presso via Rastello, 64) → Gli Angeli di Carta 
La presentazione della stanza Logo - Motoria fungerà da introduzione interattiva al laboratorio artistico del pomeriggio, un appuntamento finalizzato alla realizzazione di un Angelo tridimensionale partendo dal foglio bianco di carta - cotone. 
L’Oca Bianca ed Altre Storie è uno spazio tutto al femminile in cui si progettano sogni che le mani trasformano in vere e proprie storie da raccontare. Il design parte dalla tradizione della nostra regione rileggendola con occhi contemporanei e lasciando che le mani la trasformino, attraverso la passione per la scrittura e l’uso di

materiali naturali o di riciclo, in uno stile “ocabianca” che, con amabile leggerezza, rivela le radici profonde del territorio allargato del cuore.

 

Ad ispirare questo laboratorio, oltre al già citato affresco, un forte collegamento di carattere materico con il territorio Isontino. Tra i contenuti principali della giornata, infatti, non potrà certamente mancare una menzione a Tommaso Cumar, figura centrale nella nascita e nello sviluppo della manifattura cartaria goriziana del Settecento. Con la sua intraprendenza e l’adozione di tecnologie innovative, tra queste il "follo olandese", ha rivoluzionato il processo produttivo nel territorio, incrementando la produttività e consolidando il settore. 
La sua attività ha avuto un impatto cruciale sull'economia locale, stimolando lo sviluppo industriale e creando un modello virtuoso per tutto il territorio.

Materiale necessario:
Ai partecipanti viene richiesto di portare un paio di forbici, una pistola per colla a caldo con relative ricariche, un piatto in plastica o ceramica di colore chiaro, carta o fazzoletti e un bicchiere o piccolo vasetto per contenere l’acqua.

 

Il progetto:

La partecipazione a La Via del BorGO - L’iniziativa è finanziata con risorse del progetto “MILLE ANNI DI STORIA AL CENTRO DELL’EUROPA: BORGO CASTELLO CROCEVIA DI POPOLI E DI CULTURE”, finanziamento PNRR – Next Generation EU PNRR M1C3 Mis. 2 Invest. 2.1 linea A. La sede organizzativa “Cera una volta FVR” è locata in via Rastello 64.

 

Il progetto di Fabrizia Perco è inserito nel Cluster 1 - La Via del Borgo, il cui obiettivo è favorire la rigenerazione urbana, commerciale e culturale di via Rastello e Borgo Castello nel cuore di Gorizia.


Bibliografia:
Nascita e sviluppo della manifattura goriziana della carta. La "fabbrica" Cumar di Paolo Iancis


 

 

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